giovedì 17 gennaio 2008

KATHLEEN MCGOWAN COMMENTA LULTIMA CENA DI LEONARDO

L’autrice de Il vangelo di Maria Maddalena commenta L’Ultima Cena
Una visione controversa di Gesù, Maria, i discepoli e Leonardo da Vinci di Kathleen McGowan.

3 agosto 2006 - Durante l’intervista a "Good Morning America", Diane Sawyer mi ha rivolto una domanda sul capolavoro di Leonardo da Vinci, L’Ultima Cena. In quest’epoca post Codice da Vinci, questa è diventata una domanda piuttosto comune, insieme a quelle relative all’unione fra Maria Maddalena e Gesù.
Viste le e-mail che sto ricevendo da questa mattina, pare che la mia risposta - ossia che secondo me quello seduto alla destra di Gesù è uno dei figli di Maria Maddalena - abbia lasciato di stucco diverse persone!
Io non credo che Leonardo da Vinci abbia ritratto Maria Maddalena nell’Ultima Cena. In realtà, credo che Leonardo non avrebbe mai ritratto volontariamente la Maddalena in uno dei suoi dipinti.
Storicamente sappiamo che Leonardo da Vinci era un misogino. Provava avversione per le donne; le odiava, come direbbe qualcuno. Pertanto l’ipotesi che fosse un sostenitore dell’ideale del femminino sacro, e in particolar modo di Maria Maddalena, non sta in piedi.
Nel mio romanzo, Il vangelo di Maria Maddalena, Leonardo da Vinci fa la sua comparsa, ma appare sotto una luce molto diversa da quella in cui la maggior parte dei lettori si è abituata a vederlo. Certo, i lettori de Il Codice da Vinci potrebbero inorridire nel vedere che dipingo Leonardo come un personaggio negativo, come un uomo che detestava le donne praticamente in qualsiasi veste e pertanto non poteva tollerare l’idea di una guida spirituale femminile o di un’unione sacra.
Ma io sono convinta che questo sia un ritratto più veritiero. Credo anch’io che Leonardo fosse a capo di una società segreta e che avesse inserito dei messaggi in codice nell’Ultima Cena (così come in altri dipinti, fra cui La Vergine delle Rocce), ma credo che questi fossero collegati a un’altra forma di eresia: l’eresia giovannita.
Grazie alle mie ricerche, ho scoperto che Leonardo era profondamente legato a un’organizzazione che venerava Giovanni Battista e riconosceva quest’ultimo come unico vero Messia. La setta eretica dei giovanniti si riferiva a Gesù sempre in tono dispregiativo definendolo un usurpatore, un "sacerdote malvagio" e uno dei responsabili, diretti o indiretti, della morte di Giovanni Battista.
Il mio romanzo presenta una versione piuttosto controversa della vita di Maria Maddalena e fuori da questo contesto potrebbe risultare difficile accettarla per coloro che non sono abituati all’idea. In ogni caso, al fine di spiegare la mia teoria riguardo all’Ultima Cena mi servirà di un elemento chiave della trama del mio libro (attenzione, potrei rovinarvi la sorpresa!).
Io credo che la Maddalena, in quanto principessa della casa di Beniamino, sia stata vittima degli accordi matrimoniali che da secoli vedevano protagoniste le donne delle famiglie reali. Era promessa a Gesù fin dall’infanzia (forse addirittura dalla nascita). Eppure, a causa degli sconvolgimenti nel panorama politico di quegli anni, quel fidanzamento fu rotto e andò in sposa a Giovanni Battista. Da questo primo matrimonio nacque un figlio maschio, anch’egli di nome Giovanni. Per non creare confusione, qui di seguito lo chiameremo il "Piccolo Giovanni". Io sostengo che Gesù, mosso dalla sua bontà e dalla misericordia, abbia sposato la Maddalena dopo la morte del Battista e che abbia adottato il loro bambino per allevarlo come proprio figlio. La mia idea che il Piccolo Giovanni fosse il Discepolo Prediletto, l’apostolo che Gesù amava più di tutti, nasce proprio da questo, dal fatto che era il figlio adottivo di Gesù.
Tornando al dipinto, era molto comune che l’adorato Giovanni venisse raffigurato con sembianze che oggi a noi possono sembrare femminili. Su Internet se ne possono trovare numerosi esempi. Questo doveva far capire che "l’uomo" del dipinto era un giovane, imberbe e con i capelli lunghi.
Inoltre Leonardo ha dipinto diversi soggetti maschili che possono essere considerati un tantino effeminati. E guardate bene i suoi ritratti di Giovanni Battista con i capelli lunghi e ricci… non notate una certa somiglianza?
I personaggi biblici si confondono spesso con quelli delle leggende a causa dei nomi simili. Sono fermamente convinta che nel caso di Giovanni sia accaduto proprio questo, poiché ce n’erano tanti che portavano lo stesso nome (lo stesso vale per le varie Marie).
Si è discusso molto sul fatto che il Santo Graal non compare nel dipinto, o forse sìì. Per Leonardo da Vinci, un giovannita, l’unico "Graal" esistente poteva essere il vero erede di Giovanni Battista. Nel dipinto c’è il Graal: è il Piccolo Giovanni. Il figlio del Battista sarebbe diventato una pedina nell’aspra contesa che sarebbe durata centinaia o forse migliaia di anni.
Il mio libro tratta dell’acerrima rivalità sviluppatasi tra i giovanniti e i cristiani, una questione che ha influenzato avvenimenti e periodi storici molto importanti, specialmente nell’Italia rinascimentale.
La mano che nel dipinto compie il gesto di tagliare la gola al Piccolo Giovanni sembra quella di Pietro. In questo modo Leonardo voleva mostrare la rivalità fra i due: il gesto di Pietro, fondatore della Chiesa Romana, sta a simboleggiare lo scisma verificatosi fra i discepoli di Gesù e i seguaci del Battista.
Alla sinistra di Gesù, l’apostolo Tommaso – c’è qualche san Tommaso fra voi? – compie un gesto rivolgendosi a Gesù. Il significato di questo gesto è il monito "Ricordati di Giovanni" ed era un segno che i Giovanniti usavano per riconoscersi fra di loro.
L’Ultima cena dipinta da Leonardo da Vinci è la storia del grande scisma del cristianesimo avvenuto fra i seguaci di Giovanni Battista e i cristiani tradizionali.

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